Rebranding Nice Surgelati | logo design
- Riccardo Spaziante
- 1 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Dal freddo al servizio: un’identità nuova, pensata per le persone
Quando abbiamo iniziato a lavorare con Nice Surgelati, era chiaro che l’azienda aveva tutte le carte in regola per parlare al suo pubblico in modo più diretto, riconoscibile e autentico.
Ma c’era un ostacolo da affrontare: una comunicazione ereditata da un momento storico di confusione – in piena corsa alla digitalizzazione post-franchising – e da scelte iniziali di naming poco efficaci, come l’adozione del termine inglese “Nice”, difficile da pronunciare e ambigua per il target.


Un’identità da salvare, un messaggio da riscrivere
Cambiare nome sarebbe stato controproducente: avrebbe significato cancellare gli sforzi di riconoscibilità costruiti negli ultimi anni. Abbiamo quindi scelto una via più sottile, ma più potente: una trasformazione graduale, capace di spostare l’attenzione dal prodotto (freddo, surgelato) al servizio (prossimo, quotidiano, umano).
Il nuovo logo: più empatia, meno rigidità
Abbiamo riprogettato l’identità visiva rendendola più geometrica, coerente e comunicativa.
L’escamotage grafico che ha segnato la svolta? Un sorriso che fa l’occhiolino.

Una soluzione semplice ma efficace, che cambia completamente il tono con cui il brand si presenta: non più tecnico o impersonale, ma vicino, giocoso e affidabile.
A supporto, abbiamo introdotto una mascotte: un simpatico cubetto di ghiaccio con la parola ICE come volto. Un elemento narrativo utile per contenuti futuri, materiali promozionali e storytelling aziendale.
I camion diventano media su ruote

Uno degli asset più visibili dell’azienda sono i camion: ogni giorno sulle strade, nei paesi, nei centri abitati. Per noi erano molto più di semplici mezzi di trasporto: erano canali di comunicazione mobili, e come tali li abbiamo trattati.
Abbiamo progettato una grafica strategica, visivamente d’impatto ma anche funzionale:
Sul retro, un telo che “si apre” lasciando cadere i prodotti: una scena inaspettata che cattura l’attenzione.
Sui fianchi, finte celle trasparenti con i prodotti sospesi nel vuoto, sfruttando la segmentazione tecnica degli sportelli.
Non solo impatto visivo, ma anche risparmio pratico: in caso di sostituzione di un singolo sportello, ora è sufficiente ristamparne solo la sezione relativa, senza rifare tutta la fiancata. Un dettaglio apparentemente tecnico, ma che riflette la cura con cui ogni elemento è stato pensato.

Un progetto che coinvolge chi vive l’azienda ogni giorno
Non ci siamo fermati al design: abbiamo costruito un piano di comunicazione attorno al progetto, coinvolgendo direttamente gli autisti-venditori.
Saranno loro a documentare la “vita da camion”, con foto nei luoghi simbolici dei paesi che servono.
Un modo per creare senso di appartenenza, valorizzare il lavoro sul campo, e far sì che le persone riconoscano, anche visivamente, il valore del servizio che ricevono.



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